Attivare buoni lavoro: ecco come funziona e a chi rivolgersi

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Il buono lavoro, per molti noto con il nome di voucher, è una modalità di retribuzione legale e riconosciuta, che non prevede la stipulazione di un contratto e che può essere utilizzata in caso di lavori occasionali, accessori. Tra queste tipologie di lavori rientrano, ovviamente, quelle mansioni svolte per periodi brevi, come ad esempio le ripetizioni che si svolgono a casa da parte dei ragazzi, garantendo, però, la regolarità, con tanto di copertura INAIL in caso di infortunio. Il buono lavoro, nonostante non vi sia alcun contratto di lavoro, mette in regola sia il datore di lavoro che il lavoratore stesso. Questa modalità è stata introdotta proprio per contrastare il lavoro nero e garantire quelle categorie di lavoratori, considerate più deboli, le cui mansioni, magari, non vengono considerate al pari dei lavori tradizionali. Tra i datori di lavoro che possono utilizzare i buoni lavoro, troviamo: le famiglie, le imprese, imprenditori ed enti senza scopro di lucro. Di seguito alcune informazioni su come attivare buoni lavoro e come funzionano.

Attivare buoni lavoro: ecco come funziona

I buoni lavoro per un periodo sono stati aboliti, precisamente da marzo 2017 a luglio dello stesso anno, quando poi sono stati reintrodotti. Ogni singolo voucher ha un valore di 10 euro, considerata la paga minima per un’ora di lavoro. Per le richieste singole, non si possono superare i 25 voucher, o comunque acquistarli per un valore che superi i 5 mila euro lordi. C’è da ricordare che trattandosi di una retribuzione legale, il valore del voucher non viene riscosso interamente dal lavoratore saltuario, il 75% viene percepito dal lavoratore, il restante, invece, diviso tra contributi Inps e Inail.

Attivare buoni lavoro: ecco a chi rivolgersi

I voucher possono essere utilizzati sia da privati che aziende. Per i privati, l’utilizzo può comprendere prestazioni occasionali, come nel caso di baby sitter e ripetizioni in casa. Per poter acquistare e richiedere i buoni lavoro è importante che sia il datore di lavoro che il lavoratore si iscrivano sul sito dell’INPS, seguendo le istruzioni riportate. Il lavoratore dovrà indicare la modalità in cui preferisce essere pagato per la prestazione lavorativa. I buoni lavoro possono essere acquistati:

  • Presso gli uffici INPS
  • Presso gli uffici postali: per l’acquisto dei voucher è necessario pagare in contanti o tramite Postamat e, alla cifra richiesta, bisognerà aggiungere una tassa di 2,50 euro + iva per ogni singola emissione. Per la richiesta bisognerà presentare la propria tessera sanitaria. Per il lavoratore, invece, è possibile riscuotere i voucher sempre presso l’ufficio postale, già dal secondo giorno dopo il termine della prestazione lavorativa. Il buono lavoro ha una validità di due anni dalla sua emissione.
  • Per via telematica: i voucher telematici possono essere acquistati sul sito INPS e riscossi tramite bonifico domiciliato o carta INPS Postepay Virtual.
  • Tabaccherie autorizzate: per l’acquisto bisognerà presentare un documento di identità valido e aggiungere una tassa di 1,70 euro + iva. Per il lavoratore, invece, è possibile riscuotere i voucher presso altre tabaccherie autorizzate, già dal secondo giorno dopo il termine della prestazione lavorativa. Il buono lavoro ha una validità di un anno dalla sua emissione.
  • Sportelli bancari autorizzati: i voucher acquistati possono essere riscossi solamente all’interno dello stesso circuito bancario, già dopo 24 ore dalla fine della prestazione lavorativa. Il buono lavoro ha una validità di un anno dalla sua emissione.